Il dolore cervicale o cervicalgia rappresenta uno dei motivi più frequenti per cui i pazienti richiedono un trattamento osteopatico.
Questo problema riguarda soprattutto le categorie di lavoratori che svolgono attività sedentarie o gli studenti universitari che trascorrono molto tempo al computer.
Le altre cause di questo dolore sono collegate a processi infiammatori, artrosi o degenerazioni dei dischi intervertebrali come le protrusioni e le ernie discali.
Il sintomo maggiore riferito dai pazienti è il dolore ma, possono presentarsi altri disturbi in grado di impedire lo svolgersi delle normali attività quotidiane. Ad esempio, la cervicalgia è una delle cause più frequenti di mal di testa, una condizione che compromette la concentrazione nello studio e sul lavoro.
È importante riuscire a riconoscere i sintomi e intervenire precocemente per evitare che il dolore cervicale diventi cronico e richieda dei trattamenti più lunghi e intensi.
Cervicalgia: definizione
Con il termine cervicalgia ci si riferisce a un dolore al collo generico che dura per un periodo di tempo che può variare in mesi o anni. Solitamente, trascorsi tre mesi la cervicalgia può diventare cronica.
Per comprendere meglio questa condizione dobbiamo partire dalla colonna vertebrale, una struttura complessa, costituita da vertebre, che vanno dalla parte bassa del cranio fino al bacino, collegate tra di loro in modo mobile. Il collegamento nella parte anteriore è dato dai dischi, mentre quello posteriore dalle articolazioni intervertebrali.
Il fatto di essere una struttura mobile, porta la colonna vertebrale a essere sottoposta a continue sollecitazioni e carichi che comportano, nel tempo, a sintomatologie dolorose acute e croniche.
Il dolore della colonna vertebrale viene distinto in base alla sua localizzazione, si parla di cervicalgia se interessa il collo, dorsalgia per il tratto toracico e, lombalgia quando interessa il tratto lombare.
Cause del dolore cervicale
Per comprendere meglio le cause della cervicalgia è necessario fare una premessa riguardante l’anatomia e fisiologia del collo, una struttura estremamente mobile che fa da sostegno alla testa.
Il collo è costituto da sette vertebre del rachide cervicale (C1-C7), in cui è alloggiato il midollo. Queste sono collegate tra di loro tramite i dischi intervertebrali, le articolazioni posteriori e i legamenti, ma anche dai muscoli che ne permettono il movimento e dalle radici nervose.
Il dolore cervicale si ha quando vi è un’alterazione di una di queste strutture, per questo motivo, al fine di scegliere il trattamento terapeutico più adatto, bisogna saper distinguere le cause di natura muscolare e quelle che riguardano più propriamente le vertebre.
La cervicalgia muscolare è la forma più comune di questo disturbo, il dolore è tipicamente acuto e può essere conseguenza dell’assunzione prolungata di una postura non corretta, oppure, in seguito a una brusca flesso tensione dei muscoli del colpo ( colpo di frusta).
Statisticamente, la cervicalgia di tipo muscolare non trova come prima causa il colpo di frusta, ma una componente posturale scorretta, in quanto il collo è influenzato dalla curvatura della colonna vertebrale e dalla posizione del capo soprastante.
Il dolore cervicale può essere causato dalla tensione dei muscoli ( scaleni, sub-occipitali, piccoli pettorali, sottoscapolari ed elevatori). Inoltre, se il capo e la colonna non sono allineati in modo ottimale, il collo può subire effetti degenerativi dovuti all’usura.
Un ruolo concausale è dato anche da altri fattori come la malocclusione dentaria, la sedentarietà e la diplopia o altri disturbi visivi. Ancora, la tensione emotiva che porta a posture scorrette che provocano contratture, irrigidimenti dei muscoli del collo e delle spalle.
La cervicalgia di origine vertebrale ha un carattere prevalentemente cronico, può essere conseguenza di cervicartrosi o spondilosi cervicale, una patologia degenerativa del radicale cervicale che comporta deformazioni ipertrofiche delle vertebre cervicali che portano a una sindrome compressiva dei nervi o del midollo, in caso di stenosi del canale spinale.
Questa condizione peggiora nel tempo, anche se lentamente, e coinvolge i nervi del tratto cervicale che possono provocare radicolopatia o mielopatia spondilosica.
In questi casi, si può presentare anche un sintomo doloroso negli artici superiori con riduzione della forza muscolare e deficit sensitivi e, nei casi più gravi, una riduzione della forza nei quattro arti ( tetraparesi).
Condizioni climatiche che comportano temperature molto basse e un tasso di umidità elevato, possono peggiorare i sintomi della cervicalgia di natura vertebrale.
Altre cause di cervicalgia possono dipendere da patologie come artrite reumatoide, ernia cervicale, linfoadenite laterocervicale, per citarne alcune.
Il dolore al collo può anche avere natura più banale, come un materasso scomodo o un cuscino troppo morbido.
Sintomi del dolore cervicale
In base all’origine del dolore cervicale è possibile distinguere sintomi diversi. I sintomi osteo-articolari sono quelli percepiti come un dolore costante e di entità variabile al collo.
Il dolore ostacola i normali movimenti del tratto cervicale e il paziente non riesce a girare il capo in modo naturale o, piegarlo verso lo sterno, a causa di una sensazione di rigidità.
Il dolore può venire accompagnati da sintomi come rumori e piccoli schiocchi o sensazione di avere un corpo estraneo tra le vertebre, indolenzimento di spalle e schiena, con fatica generalizzata lungo la colonna e gli arti.
L’intensità del dolore cervicale dipende dalla causa che lo ha scatenato, ad esempio, se ha avuto origine da un colpo di frusta, la sensazione dolore è di tipo trafittivo. Se, invece, è dovuto a una posizione scorretta, può essere più lieve ma costante.
Ai sintomi dolorosi, si possono accompagnare quelli neurologici come l’intorpidimento e il formicolio generalizzato, una sensazione di debolezza a braccia e mani e, in alcuni casi, possono manifestarsi parestesie (formicolii o sensazioni di calore) in varie parti del corpo.
Altri sintomi meno frequenti e specifici possono essere la sensazione d’instabilità in piedi a occhi chiusi o disturbi dell’equilibrio, dipyridamole, fascicolazioni, acufeni e raramente, ischemia vertebro-basilare.
Diagnosi della cervicalgia
Effettuare una diagnosi precisa è fondamentale per impostare la corretta terapia. Come prima cosa, va effettuata un’adeguata indagine che tenga conto di più fattori come l’origine e la progressione del dolore, le caratteristiche della sua irradiazione e l’eventuale concomitanza di altri disturbi, prestando attenzione anche al tipo di lavoro svolto e alle abitudine quotidiane del paziente relative alla mobilità.
Il passo successivo è quello di effettuare un esame locale cercando la presenza dei trigger points e di taut band, esaminando anche la mobilità del rachide cervicale, la postura e l’andatura. Bisogna accertarsi anche delle funzioni neurologiche e motorie, valutando scrupolosamente la motilità, la forza e la simmetricità dei riflessi osteo-tendinei degli arti. Inoltre, va verificata la sensibilità tattile, il trofismo muscolare articolare e la presenza di eventuali ipotrofie distrettuali.
Le indagini strumentali sono necessarie per approfondire la stato del tratto cervicale. La radiografia è l’esame di primo livello, seguita dalla Risonanza Magnetica Nucleare che ha quasi del tutto sostituito la TAC.
La RMN permette di individuare l’eventuale coinvolgimento del midollo spinale o della radice spinale, dovuti a ernie discali. In questo caso, bisogna approfondire con ulteriori esami neuro-diagnostici come l’Elettromiografia (EMG).
Infine, bisogna includere la diagnosi differenziale, ovvero, l’esclusione di altre patologie che potrebbero provocare dolore cervicale come: tunnel carpale, artrite, sclerosi multipla, miopatie, spondilie, fibromialgia, masse tumorali nel midollo spinale, sclerosi laterali amiotrofica e altre malattie neuro-muscolari o muscolo-scheletriche.
Trattamenti del dolore cervicale
Il primo approccio al dolore cervicale è farmacologico tramite l’utilizzo di antiinfiammatori e analgesici, in alcuni casi, può essere indicata una breve terapia cortisonica a cui associare una protezione gastrica adeguata.
In base alla sindrome dolorosa è possibile anche effettuare delle infiltrazioni di farmaci all’interno del canale vertebrale e/o vicino al nervo da cui ha origine il dolore.
In fase acuta dei sintomi è indicato il riposo assoluto, successivamente, bisogna iniziare un precoce trattamento fisioterapico che preveda mobilizzazioni ed eventuali cicli di terapia tipo TENS e ionoforesi.
Molto raramente si arriva a l’intervento chirurgico, poiché le ernie discali cervicali guariscono spontaneamente in 4-6 settimane.
Osteopatia cervicale
L’osteopatia cervicale è uno dei migliori metodi non invasivi per trattare e risolvere problematiche della zona cervicale.
Negli ultimi anni, la medicina tradizionale viene affiancata sempre di più dall’osteopatia per trattare patologie e dolori che non sempre vengono curati con i trattamenti farmacologici classici, in particolari i casi cronicizzati.
L’osteopata affronta la problematica con una visione olistica, prendendo in considerazione tutto l’individuo e valutando le cause del dolore, per poi eliminarlo senza farmaci o chirurgia.
La zona cervicale è molto delicata, per cui va manipolata con estrema attenzione solo da osteopati professioni esperti certificati.
Il trattamento osteopatico è di tipo conservativo e include tecniche come manipolazioni, manovre e mobilitazioni che diminuiscono la pressione su uno o più nervi coinvolti.
Un ulteriore miglioramento della condizione può avvenire grazie all’utilizzo di più discipline come la ginnastica posturale che, unita all’osteopatia cervicale, permette di migliorare la qualità di vita del paziente.
I pazienti affetti da artrosi cervicale trovano molto giovamento dall’osteopatia, in quanto le manipolazioni hanno lo scopo di rallentare l’usura fisiologica della zona e dei distretti interessati, dando sollievo anche dal dolore. Il trattamento osteopata può essere affiancato anche dalla fisioterapia e da terapie strumentali.
Le fasi del trattamento osteopata
È importante che un osteopata crei un legame di fiducia col paziente, è necessario partire da questo punto per poter proseguire con il trattamento.
Si inizia con un colloquio durante il quale si conosce il paziente, si valutano le ragioni che lo hanno spinto a voler effettuare una visita osteopatica e si analizzino i sintomi e gli eventuali reperti di altre visite o esami strumentali (RMN, TAC, Radiografia).
L’osteopata fa alcuni test ortopedici e/o neurologici e poi di tipo osteopatico per avere una valutazione più specifica.
Successivamente, l’osteopata specializzato realizza un programma di terapia che prevede, inizialmente, una serie di manipolazioni e manovre.
Le manipolazioni possono essere delicate o intense e provocare anche dei rumori della articolazioni tipiche di questo trattamento.
L’osteopata crea col paziente un piano di appuntamenti da seguire nel tempo. Un solo trattamento, nella maggior parte dei casi, non risolve il problema, soprattutto se cronicizzato, ma sarà necessario intervenire più volte per avere benefici a lunga durata.
In linea generale, comunque, già dopo il primo trattamento, la sintomatologia dolorosa tenderà a diminuire dando un senso di sollievo. Potrebbero verificarsi anche miglioramenti nella mobilità è un alleggerimento di altri sintomi. Sono benefici passeggeri se non si continua a intervenire con altri trattamenti e se non si tornano ad assumere una nuova serie di comportamenti e abitudini salutari.
Quante sedute servono per eliminare il dolore cervicale?
Molti pazienti si chiedono quale sia il numero di sedute osteopatiche a cui sottoporsi per risolvere il problema di dolore cervicale, un’osteopata serio e professionale non fornisce un numero preciso ma valuta l’andamento nel tempo.
Questo perché ogni persona reagisce in modo diverso alle sollecitazioni esterne, c’è chi potrebbe aver bisogno di dieci sedute, chi quindi e chi molto meno. In linea generale, più il problema è cronicizzato e presente da più tempo, maggiori saranno le sedute che permetteranno la risoluzione della sintomatologia.
Osteopathic and Physiotherapic Institute – Osteopati professionisti per osteopatia cervicale
Se i dolori cervicali si protraggono da molto tempo e le terapie tradizionali non hanno dato gli effetti positivi sperati, ma anche se si vuole evitare (quando possibile) l’assunzione di farmaci, rivolgersi a degli osteopatici professionisti può rappresentare la soluzione definitiva.
All’approccio osteopatico si può abbinare quello fisioterapico per trattare il problema a 360° anche con terapie strumentali specifiche.
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Siamo una realtà all’avanguardia a Milano che offre servizi di Osteopatia, Fisioterapia, Ortopedia ed Ecografia, avvalendosi dei migliori professionisti del settore, offriamo i migliori standard operativi e qualitativi.
Qualunque sia il tuo problema cervicale, posturale o di qualunque altro disturbo ortopedico, ti aiuteremo a capire come agire nella tua quotidianità per migliorare il dolore, gestire le fasi acute e risolvere una volta per tutte la condizione dolorosa che ti impedisce di avere una buona qualità di vita.
Puoi contattarci per un prima visita, durante la quale un nostro osteopata professionista valuterà le tue problematiche legate al dolore alla cervicale e programmerà il miglior approccio terapeutico per ottenere una veloce diminuzione dei sintomi ed eliminare definitivamente il fastidio provocato dalla condizione dolorosa.